Anatomia e fisiologia dei vampiri

Howl~

Posted on 10/4/2016, 16:20

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Nel momento in cui avviene il processo di "vampirizzazione", all'interno del corpo della creatura ci sono delle varie modifiche come l'allungamento dei canini ed altre cose, come la modifica della struttura dell’apparato cardiovascolare che porta sì all’atrofia cardiaca, ma aumenta il volume dei vasi sanguigni, rendendole vere e proprie sacche di sangue (magari soprattutto proprio in quegli organi che ormai non servono più e che sono strettamente collegati al circolo), trasformandoli così in meri depositi.
Siccome il vampiro non possiede più apparato respiratorio e digerente, egli ha bisogno di una notevole scorta di sangue buono per il nutrimento, mentre quello inutilizzato lo deve eliminare o comunque mettere da parte per il momento.
Per sangue buono intendo sangue di qualcun altro, perché tale sangue è carico di nutrienti semplici e ossigeno, entrambi cose che il vampiro non è più in grado di ricavarsi da solo.
Infatti, il sogno di sangue in un vampiro, nasce da una radicale mutazione del sistema cardiovascolare: il vampiro non possiede circolazione sanguigna, la vitae si distribuisce uniformemente nei tessuti per osmosi cellulare. Un vampiro può far "scorta" di sangue, ovvero, la vitae che questo ricava dalle sue prede (siano esse umani, piccoli roditori, cervi o quant'altro) viene in parte assimilata direttamente dai tessuti, ed in parte (circa la metà del sangue bevuto) viene conservata nelle sacche contenitive. Il sangue qui conservato irrora i tessuti con una certa regolarità.
Il continuo bisogno di sangue in un vampiro viene generato dallo svuotarsi delle sacche, se queste non contengono più vitae, ovviamente questa non può raggiungere i tessuti. I quali, sprovvisti dell'apporto ferroso loro necessario, si deteriorano con rapidità sorprendente causando gravi danni, oltre che un dolore consistente al vampiro, tale da gettarlo in un momentaneo stato di schizzofrenia nella sua più violenta tipologia

Per quanto riguarda il resto degli organi, questi si necrotizzano: ovvero i tessuti muoiono e gli organi si presentano ad un'eventuale autopsia, come piccoli, nerastri e privi di qualsiasi liquido. La mutazione genetica genera radicali cambiamenti anche per quanto riguarda il sistema nervoso del vampiro: come sappiamo ogni essere umano è percorso da un fitto reticolo di nervi che rispondono agli stimoli in maniera del tutto indipendente dalla volontà del soggetto. Sensazioni come il dolore, la paura, la tensione sono generate dal rilascio ormonale. La ghiandola preoposta a tali secrezioni è l'ipotalamo, posto alla base della nuca.
In un vampiro il rilascio ormonale è sfalsato: ovvero, un vampiro se colpito prova dolore in una forma assai attenuata rispetto ad un comune umano. Questo non è però esente dal provare paura derivante dalla ferita ricevuta, ovviamente con le dovute eccezioni. La paura è senza dubbio uno dei freni inibitori più potenti in un Vampiro, alla base questa si genera da un innato istinto di sopravvivenza che accompagna qualsiasi predatore. Questo è assai amplificato dalla parte bestiale di ogni vampiro, dunque un vampiro risente non tanto della paura di aver subito un determinato danno, ma è spaventato dalle conseguenze a cui questo può portare.

Per quanto riguarda le caratteristiche più specifiche degli altri organi o apparati:
Cervello: la materia cerebrale di un vampiro è l'unico organo (eccetto ovviamente il cuore e le sacche) a non essere necrotizzato. Questo coordina movimenti, sensazioni, reazioni nervose volontarie e non, del vampiro, esattamente come un umano. A differenza di questo però, un vampiro, non risente di lievi traumi cranici, per causargli danni aggravati è necessario fratturare la scatola cranica del vampiro. Questo genererà indebolimento e danni aggravati che possono portare il Vampiro anche alla perdita di sé. Se lo si vuole uccidere, basta fracassargli del tutto la scatola cranica.
Cuore: centro nevralgico del vampiro, è considerato il punto più pericoloso ove un vampiro può essere raggiunto. Le offese al muscolo cardiaco lo debilitano seriamente, paralizzandolo o addirittura riducendolo in torpore.
Sacche contenitive: contengono parte dei liquidi del vampiro (sangue) perché sprovvisto di sistema linfatico. Queste, sebbene irrobustite da una spessa fascia muscolare che le avvolge, possono essere lacerate. Le sacche hanno il compito importante di rifornire di sangue ai tessuti morti del vampiro.
Apparato digerente: l’apparato digerente dei vampiri e' pressoché inutilizzabile, solo lo stomaco rimane attivo per contenere il sangue, e solamente quello, infatti ingerendo cibi o altre bevande il vampiro li rigetta immediatamente, in genere intrisi del sangue ospitato nel suo stomaco, piuttosto poco gradevole.
Apparato riproduttivo: i vampiri sono in qualche modo anestetizzati in ciò che concerne le sensazioni, e gli stimoli sessuali non sono una eccezione.
Il vampiro può provare il desiderio di una carezza ricordando cio che essa rappresentava quando ancora era in vita, ma non riuscirà a trarne alcuna sensazione, cosa che spesso causa uno stato di tristezza profonda e disillusione. C'e' una cosa però che salva i vampiri da una esistenza eterna ma priva di passione. Il succhiare il sangue dona tanto al vampiro quanto al donatore un piacere profondo, passionale, paragonabile se non superiore a quello dell'atto sessuale stesso. Questo comporta che se il non morto riesce a raggiungere uno stato mentale di interesse e si accinge ed unirsi con un compagno/a l'istinto lo porterà a nutrirsi di lui/lei, innescando cosi una spirale crescente di piacere che porta fino a vette inimmaginabili. E' proprio questo però un arma a doppio taglio in quanto e' praticamente impossibile per il vampiro interrompere l'amplesso. E quando questo giunge alla sua naturale conclusione la controparte generalmente muore, e solo in rari casi scivola in un coma da cui potrà svegliarsi non prima di una o due settimane.

Fonte: vari libri di vampiri che ho XD

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Secondo me queste spiegazioni mi sembrano abbastanza accurate ^^