A werewolf horror story

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    Questa storiella parla di un lupo mannaro, raccontata da una persona esterna, capirete il perché ;) Ovviamente colui che racconta non è anche lo scrittore perché, come ho scritto nel racconto, gli manca un occhio XD E' una specie di racconto-intervista scritto da un'altra persona ancora. Il finale lascia un po' alla cavolo ma vabbé XD (Certe parti non sono per i deboli di stomaco, io vi ho avvertiti!). Spero vi piaccia ^^ Ci saranno sicuramente degli errori e nel caso fatemeli notare ;) Buona lettura!

    La storia che sto per raccontarvi potrà sembrarvi assurda, presa da un film dell'orrore o fatta per spaventare i bambini, eppure è vera. Chi sono io? Non ha importanza. Vi basti sapere che tempo fa ho visto qualcosa, una persona che conoscevo, la quale è diventata qualcos'altro... Come faccio a sapere queste cose? Bhe quella persona era un mio vecchio amico e qualche anno fa diventò... Una bestia. Io ero lì ed ho visto tutto e l'ho pagata a caro prezzo... Ho perso l'uso di una gamba e mi è stato cavato un occhio.
    “Le persone cambiano” disse qualcuno una volta. E' vero ed io ne ho avuto la prova.
    Ma tralasciamo i particolari e passiamo a raccontare i fatti accaduti.
    Il mio amico ed io eravamo vecchi compagni di scuola, uscivamo spesso insieme a bere qualcosa, a fare delle gite con le nostre famiglie, a giocare a calcetto, cose normali insomma. Io mi ero sposato da pochi mesi ed avevo una figlia piccola, lui era sposato già da qualche anno ma non aveva figli. Due persone comuni insomma. Un giorno questo mio amico, Nick, decise di andare a fare una vacanza in montagna con la moglie, era il 16 di marzo, lo ricordo come se fosse ieri. Era l'anniversario di matrimonio di Nick e decise di invitare anche noi ed accettammo. Ci eravamo sistemati in dei cottage in legno ai piedi di una splendida montagna imbiancata dalla recente nevicata. Faceva ancora freddo ma era sopportabile e la giornata era soleggiata. Durante quel giorno io e Nick decidemmo di andare a fare una passeggiata tra le montagne mentre le nostre mogli decisero di rimanere nei cottage per chiacchierare e conoscersi meglio. Partimmo la mattina presto con tutto il necessario e ci incamminammo verso un sentiero ripido. Parlammo dei vecchi tempi e del come fossimo fortunati ad aver incontrato l'anima gemella ed esserci sposati. La vita non poteva andare meglio per entrambi. Camminammo per tutta la giornata e quando ci accorgemmo che il Sole stava per calare scendemmo dalla montagna. Tuttavia fummo colti da una tempesta di neve e non potemmo tornare nei cottage. Decidemmo di accamparci con le tende vicino ad una grotta per passare la notte e il giorno dopo saremmo tornati dalle nostre famiglie. Dopo diverse ore la bufera si era calmata ma era troppo tardi per poter tornare ai cottage e oltretutto non era sicuro vagare per i boschi durante la notte. Alzai gli occhi verso il cielo e vidi che la Luna era piena ed il cielo era pieno di stelle. Dopo aver mangiato qualcosa ognuno andò nella propria tenda e riposammo. Non riuscivo a dormire perché ero lontano dalla famiglia, così accesi la torcia e mi misi a leggere un libro che mi ero portato per passare il tempo. Guardavo spesso l'orologio e verso le 3:00 di notte sentii dei rumori provenire da alcuni cespugli poco lontani dalle nostre tende. Misi la testa fuori dalla tenda per capire cosa stesse succedendo ma non vidi nulla e tornai dentro. Dopo poco sentii Nick urlare. Uscii immediatamente dalla tenda per soccorrere il mio amico ma lui non c'era più. Vidi una scia di sangue e la seguii. Nick era steso e in un bagno di sangue. Aveva dei morsi in diverse parti del corpo e i vestiti a brandelli. Ero spaventatissimo ma presi il cellulare e chiamai subito un'ambulanza. Scesi dalla montagna con il mio amico sulle spalle ancora incosciente e dopo alcuni minuti arrivò finalmente l'ambulanza. Spiegai ai medici cosa era appena successo e mi dissero che avrebbero fatto il possibile per rianimarlo anche se era in condizioni gravissime. Tornai al cottage per avvisare gli altri, prendemmo la mia macchina e andammo verso l'ospedale nel quale era stato ricoverato Nick. La moglie era preoccupatissima, col volto in lacrime e sperava che il marito si salvasse.
    “E' solo un brutto sogno, presto ti sveglierai” continuavo a dire a me stesso, ma purtroppo era tutto reale e il mio amico rischiava di non sopravvivere. Passarono le settimane e ogni giorno andavo a trovare Nick in ospedale, il quale ancora non si era svegliato e aveva troppe ferite per tutto il corpo. I medici dicevano che era fuori pericolo ma lui era ancora lì, steso su quel letto senza riprendere conoscenza.
    Era il 20 aprile quando andai per l'ennesima volta in quella stanza di ospedale a trovare il mio amico. Non volevo arrendermi all'idea di perdere un caro amico.
    Appena entrai non potevo credere ai miei occhi. I dottori erano intorno a Nick, il quale era in piedi e senza nemmeno un graffio. Gli occhi dei medici erano sbarrati, non si capacitavano di ciò che stava accadendo e nemmeno io. Fecero numerosi controlli per accertarsi che stesse bene e clinicamente era tutto a posto. Una guarigione improvvisa? Un miracolo? Chi lo sa, il fatto era che il mio amico era tornato tra noi e stava bene.
    Passarono alcuni giorni, lui fu dimesso dall'ospedale e tornò a casa dalla moglie. Andavo a trovarlo quasi tutti i giorni e ancora non riuscivo a credere ai miei occhi. Com'era potuto succedere che una persona con tutte quelle ferite in corpo potesse svegliarsi all'improvviso dal coma e senza nemmeno un graffietto? La scienza non riusciva a spiegare quell'evento, così mi feci raccontare meglio cosa accadde quella notte da Nick. Mi raccontò che stava dormendo da pochi minuti e, dopo aver sentito un rumore, era uscito dalla tenda per controllare e in quel momento vide una figura nera con gli occhi gialli che si avvicinava a lui sempre più veloce. In pochi attimi fu assalito, dilaniato, morso dappertutto. Disse di aver sentito dei ruggiti e dei rumori simili a quelli di un cane, le unghie di quella cosa che graffiavano tutto il corpo e i denti che si affondavano nella sua carne. Ero sconcertato dal suo racconto e rimasi in silenzio. Alla sera, quando tornai a casa, decisi di documentarmi cercando delle notizie di fatti avvenuti nelle vicinanze di quel posto: attacchi di animali, aggressioni, uccisioni, serial killer nel bosco, qualsiasi cosa.
    Trovai numerosi rapporti della polizia di attacchi di alcuni orsi e lupi, testimonianze dei sopravvissuti che dicevano più o meno le stesse cose di Nick, ovvero che una figura dagli occhi gialli che ruggiva li aveva attaccati. Che razza di creatura aveva il potere di fare tutto ciò? Io e Nick indagammo insieme, anche lui voleva sapere come aveva fatto a guarire in così poco tempo e completamente da quelle ferite profonde. Alla fine del mese decidemmo di tornare in quel luogo per scoprire qualcosa. Sapevamo di essere in pericolo e che potevamo rimetterci la vita ma volevamo avere delle risposte una volta per tutte. Nonostante il mio amico fosse spaventato all'idea di poter essere attaccato di nuovo da quella bestia, accettò di venire con me per indagare. Ci accampammo con una tenda ed aspettammo fino alla sera. La Luna era di nuovo piena e forse quel mostro si sarebbe fatto rivedere. Nick si nascose dietro ad un cespuglio con una torcia e degli occhiali per vedere anche di notte ma non successe nulla. Verso mezzanotte successe qualcosa di inaspettatamente mostruoso. Nick cominciò a tremare. Era sudato anche se faceva freddo e cominciò ad urlare fortissimo dal dolore. Mi avvicinai per capire cosa stesse succedendo e lui disse che gli facevano male tutte le ossa. Potevo chiaramente sentire gli arti che si spezzavano ed ero sgomento. Non capivo cosa stesse succedendo ed ero in panico. Le ginocchia di Nick si girarono completamente indietro e lui emise un grido fortissimo. Il dolore doveva essere lancinante ma non potevo fare nulla per aiutare il mio amico. I piedi si allungarono e vidi delle unghie fuoriuscire, così come nelle mani. I suoi occhi diventarono gialli e cominciò ad emettere dei ringhi e dei ruggiti di dolore. Gridai anche io dallo spavento, volevo fuggire ma ero bloccato dalla paura. Apparirono dei denti affilati come rasoi nella sua bocca e le sue orecchie divennero a punta, molto simili a quelle di un lupo. Comparve anche della peluria in tutto il suo corpo e i muscoli crebbero fino a diventare il doppio. I vestiti si strapparono in parte e lui ululò talmente forte da farmi sobbalzare. Il naso somigliava quasi ad un muso di animale e aveva un'espressione animalesca. Mi fissò per qualche istante e poi mi sollevò senza il minimo sforzo. Ruggì contro di me e poi mi lanciò contro un albero lì vicino. La botta fu violenta ed ero stordito. Lui corse verso di me e mi ferì il petto con le mani piene di artigli affilati. Urlai dal dolore e lui ringhiò, poi mi immobilizzò con la mano sinistra e mi diede un'artigliata sulla faccia. Il mio occhio destro era colmo di sangue, lo sentire scorrere sulla mia faccia e non vedevo più nulla. Dopodiché quella bestia abbassò il capo ed addentò la mia gamba sinistra staccandola dal mio corpo. Il dolore era talmente forte da farmi perdere i sensi, ma prima di svenire sentii che la bestia stava masticando la carne della mia gamba. Rimasi accasciato su quell'albero fino all'alba. Quando mi svegliai notai che qualcuno si stava avvicinando a me. Erano dei dottori insieme a Nick, il quale era stato trovato svenuto e con i vestiti a brandelli poco lontano da me, dietro ad un cespuglio e in una pozza di sangue e con parti di corpi smembrati. Gridai quando vidi Nick e mi dimenai.
    “E' una bestia, aiuto!” continuavo a gridare. I medici mi caricarono sull'ambulanza e pensarono che la botta mi avesse fatto impazzire. Vaneggiavo e continuavo a dire che Nick era una bestia, un lupo mannaro. Nessuno mi voleva credere. Dopo essere stato curato mi ritrovai sulla sedia a rotelle e senza un occhio. Mi rinchiusero in un centro per coloro che hanno subito traumi al cervello. “Stress post-traumatico” lo chiamavano. Io, però, sapevo che ciò che avevo visto era reale e colui che mi aveva staccato una gamba e cavato un occhio non era altri che il mio amico d'infanzia Nick. Da quel giorno non lo rividi più. Mi chiamò soltanto una volta per scusarsi. Sapeva che ciò che era accaduto era colpa sua, sapeva di essere un lupo mannaro e mi disse che avrebbe trovato una cura. Si allontanò dalla moglie e mi disse che sarebbe andato in Canada. Aveva sentito che qualcuno poteva aiutarlo e sperava di tornare alla sua vecchia vita, ma non fu così. Ancora oggi si hanno notizie di gente uccisa durante le notti di Luna piena in Canada. Ci sono anche foto nelle quali si vedono corpi fatti a pezzi da un animale.
    Da quando ho visto il mio amico diventare una bestia dissennata mi è caduto il mondo addosso, tutte le mie certezze erano crollate. Tutto per colpa di una notte passata in un bosco di montagna, tutto per colpa di un morso...
    Oggigiorno passo le mie giornate indagando sul soprannaturale chiuso nel mio studio. Ora so che al mondo c'è qualcosa di più oltre a ciò che vediamo. Ogni notte sogno ancora quella notte, un incubo senza fine che si ripete ogni dannata volta che mi addormento. La mia vita non sarà più la stessa...

    FINE

    Edited by Lycanwolf1 - 21/7/2015, 23:45
     
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  2. Altair47T
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    Ahm ho letto solo quattro righe, ma già dici che si chiama Nick e poi ridici "l'anniversario di Nick". lol evita di ripeterti e metti "il suo anniversario". Poi mi fa strano la punteggiatura. Non sono bravissimo, ma qualcosa l'ho capita :D
    A mattina lo leggo tutto e ti dico per il resto.
    magari modifico direttamente questo commento
     
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    OK, grazie per i consigli Al, domani correggo :) Se ti viene in mente altro, prego :)
     
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    Mi è piaciuto, non è male, è un po' grezzo ma ha tutto il sapore dei racconti dell'orrore vecchio stile... sarò di parte perché sono quelli che mi affascinano di più. Se è l'effetto che volevi ottenere ci sei vicina, anzi hai fatto centro, se vuoi un consiglio per perfezionarlo: arricchisci di dettagli. Questo tipo di racconti in stile resoconto sono tanto più gustosi più sembrano verosimili, come se fossero stati raccontati da una persona vera, da un protagonista che cerca di ricordare ogni dettaglio di quel giorno, il percorso che hanno fatto a piedi, di cosa parlava il libro, se gli bruciavano gli occhi dopo quelle ricerche notturne sui documenti, se la moglie lo ha lasciato dopo la sua disavventura... tanti piccoli dettagli che rendono ancora più vivo il racconto di... a proposito, questo tizio ha scelto deliberatamente di non dirci il suo nome? E se sì, perché? C'è già tutto quello che serve a questo racconto, basta prenderlo e approfondirlo, senza aggiungere niente alla sostanza, solo all'aspetto!
     
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    Si in effetti certe cose le ho approfondite poco, hai ragione. Magari appena ho tempo (e voglia XD) mi metto a rileggerlo per bene ed aggiungere delle cose, grazie dei consigli <3
     
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  6. alaska85
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    Mi è piaciuto molto, racconto vecchio stile, il migliore. Complimenti :)
     
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    Grazie mille :)
     
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  8. alaska85
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    è stata una lettura veramente piacevole. Niente zone morte, stile molto bello, tema e location perfette, protagonisti azzeccati. Bello
    mi sa tanto di E.A. Poe anche se lui non aveva i licantropi come soggetti narrativi.

    Ancora brava ;)
     
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    Grazie infinite ma sono ben lontana da Poe xD
    Apprezzo i complimenti, migliorerò col tempo ^^
     
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8 replies since 21/7/2015, 12:01   105 views
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