La Leggenda di Dylan - Capitolo II

La nascita di una Leggenda

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  1. Klaus~
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    Narrato
    << Parlato >>
    " Pensato "

    Capitolo II - La Nascita di una Leggenda

    << Ma... Dove mi trovo?... >>
    Il ragazzo si svegliò nel bel mezzo della foresta, completamente nudo nel buio più totale. Si guardò intorno, ma stranamente, quello non era il posto della scorsa notte. Ma nel silenzio più totale, un ululato ruppe il silenzio.
    << Chi c'è là!? >>
    Sentiva dei passi alle sue spalle, si girò di scatto, ma non c'era nessuno. Li sentì di nuovo, ma ancora una volta, non c'era nessuno.
    << Svegliati ragazzo... >>
    Sentì una voce rauca alle sue spalle, si girò, ma non vide nessuno ancora una volta. Pensava di essere morto, non sembrava per niente reale ciò che stava succedendo.
    << Svegliati ragazzo... >>
    Ancora quella voce, si girava in continuazione ma nella foresta c'era solo lui.
    << CHI SEI?! FATTI VEDERE! >>
    << SVEGLIATI RAGAZZO!! >>


    << AAAAH! >>
    Si svegliò seduto in un letto, era completamente sudato ma non riuscì a spiegarsi quel sogno strano... Molto strano. Era in una casa, l'atmosfera era accogliente, ma questo non sembrava un sogno. Abbassò lo sguardo, e del brutto morso rimase solo una grande cicatrice. Vide una donna, seduta davanti al fuoco, non si girò neanche al brutto risveglio del ragazzo.
    << Dormito bene? >> Disse alzandosi dalla sedia.
    << Dove mi trovo?... Chi sei? >>
    << Sei stato appena attaccato da un branco di licantropi, sei l'unico superstite... >> Disse con tono secco, prese un boccale e si avvicinò al ragazzo.
    << Bevi. >>
    << Che cos'è?... >>
    << Bevi e zitto. >>
    La ragazza era giovane, aveva capelli neri e lunghi, e le curve quasi facevano dimenticare la brutta nottata.
    Prese il boccale e cominciò a bere, e dopo pochi secondi, cominciò a sentirsi meglio, rilassato.
    << Mi chiamo Kitiara, sono una cacciatrice... Proprio come te. Ti ho trovato in mezzo al bosco, c'era sangue ovunque, i tuoi compagni erano tutti morti... Ma tu stranamente avevi ancora il battito. >>
    La donna continuava a guardare strano Dylan, come se già sapesse, cosa sarebbe successo.
    << Devo andare... Devo andare ad avvertire i cari dei miei compagni. >> Ma nel rialzarsi, sentì un dolore acuto proprio nella cicatrice, e si rimise seduto.
    << Sei ancora senza forze, e devi riposare. >>
    Il ragazzo voleva reagire, ma del resto, non aveva tutti i torti la ragazza. I suoi pensieri furono interrotti da delle guardie che bussarono alla porta.
    << ... Aspetta qui, non ti muovere >>
    "... E chi si muove... "
    La ragazza aprì la porta, e vide due guardie davanti a lei.
    << Ci scusi il disturbo, ma stiamo controllando in ogni angolo della città, pare che un ragazzo sia sopravvissuto ad un attacco da parte dei licantropi... E che sia venuto fin qui. Lei per caso ha visto qualcosa di sospetto? >>
    << No... Non ho visto niente. >>
    << Ci avvisi comunque se nota qualcosa di strano >> Disse l'altra guardia.
    << Certamente, arrivederci >> Disse chiudendo la porta in tutta fretta.
    << Forza, dobbiamo andare... Non mi hai ancora detto il tuo nome. >>
    << Io... Io mi chiamo Dylan >>
    << Forza vieni, ti do una mano >> Disse portando il braccio del ragazzo sulle spalle.
    << Usciamo dall'altra porta, le guardie non ci devono vedere >>
    << Ma perchè stiamo scappando? Che sta succedendo? >>
    << Ti spiegherò tutto dopo >>
    Una volta usciti dal retro, Dylan si trovò davanti due grossi cavalli.
    << Tu predi quello nero >>
    << Va bene >>
    << E tienimi il passo >>
    Anche se con notevole sforzo, Dylan riuscì a salire in groppa al cavallo, e cominciò a seguire la ragazza.
    Dopo ore di viaggio, finalmente i due cacciatori arrivarono a destinazione. Kitiara scese per prima dal cavallo, aiutando il ragazzo a scendere. Si trovavano davanti ad una casa, che all'apparenza, sembrava quasi abbandonata. La ragazza bussò alla porta, e dopo pochi secondi una ragazza aprì la porta. Sembravano conoscersi, e appena vide il brutto aspetto di Dylan disse alla ragazza.
    << Kitiara... Che sta succedendo? >>
    << Ti spiegherò tutto dopo, possiamo entrare? >>
    << Certamente, venite pure >>
    L'interno della casa era completamente l'opposto dell'esterno, il salone era enorme, i muri erano pieni di oggetti di ogni tipo: Armi, teste di animali e scaffali con tantissimi ingredienti per veleni, sicuramente era una cacciatrice anche lei. Si misero seduti nel salone, e finalmente Kitiara poteva spiegare tutto ai due cacciatori.
    << Allora... Qual'è il tuo nome? >> Disse la ragazza bionda.
    << Lui è Dylan, Dylan... Lei è Syra, cacciavamo insieme tempo fa>> Disse Kitiara prima di lui.
    << Allora... Mi dici cosa sta succedendo? >>
    << Dylan è stato attaccato da un branco di licantropi, e ora le guardie lo stanno cercando... Ci stanno cercando. >>
    Dylan aveva sentito parlare dei licantropi, creature della notte che mutano forma a loro piacimento. Ma non sapeva cosa sarebbe successo, ad una persona con il morso di un licantropo. La ragazza cambiò completamente espressione, e fissò Dylan per qualche secondo.
    << Quindi pensavo... Se magari potevi ospitarci per qualche giorno, le guardie hanno visto anche me durante la fuga >> Seguitò Kitiara.
    << Ma certo! >> E fra chiacchere e idromele, i tre cacciatori si misero a dormire.

    Era calato il silenzio da un bel pò, ma dei rumori strani, attirarono l'attenzione del ragazzo. Stranamente, sentiva meglio tutti i strani rumori e anche rumori in lontananza, ma uno in particolare catturò la sua attenzione.
    "Cavalli... CAVALLI?!"
    Poteva sentirlo perfettamente, erano cinque-sei cavalli ed erano diretti verso l'abitazione. Si alzò in fretta e furia e zoppicando raggiunse il salone davanti l'ingresso. Subito dopo arrivarono le due cacciatrici, in allerta anche loro.
    << Sono qui... Dobbiamo andare! >> Disse Kitiara sfoderando i suoi pugnali.
    << Purtroppo abbiamo solo questa uscita! >> Disse Syra prendendo la spada.
    << Io ho perso il mio arco... >>
    << No tu non combatterai! Non ci pensare nemmeno! >> Urlò Kitiara, quasi rimproverandolo.
    << Un momento... Possiamo uscire dalla finestra! >> Seguitò la ragazza. In poco tempo, i tre cacciatori uscirono dalla finestra dell'abitazione, ma ormai era già stata circondata dalle guardie. Erano faccia a faccia e non restava che combattere. Una delle guardie scoccò una freccia in direzione della Kitiara, Dylan fece uno scatto e spingendo la ragazza prese una freccia nella spalla. La ragazza si rialzò subito correndo in suo soccorso ma qualcosa non andò. Dylan stava tremando e stava succedendo qualcosa.
    << Dylan... Dylan rispondi! >> Il ragazzo alzò lo sguardo ma il colore dei suoi occhi era cambiato, aveva un colore giallo acceso nei suoi occhi, non era un buon segno...
    << A...Allontanatevi! Presto..Ahhh..>>
    Il ragazzo cominciò a ringhiare, un bruciore invase il suo corpo e poco dopo si trasformò in un dolore intenso. La freccia nella spalla si spezzò in due da sola e cominciarono a sentirsi il rumore di ossa spezzate. Le due ragazze fecero un passo indietro e sapevano... Cosa stava succedendo. Dylan si alzò in piedi, stava diventando sempre più alto, le orecchie si allungarono e cominciò a formarsi un muso sul suo viso, il pelo uscì fuori, come del resto anche la bestia che era dentro di lui. Ruggì contro le guardie, pronte per caricare, fece un balzo contro di loro e con un paio di fendenti fecero volare via una guardia, mentre l'altra era senza testa. C'era sangue ovunque, urla di dolore e in poco tempo, tutte le guardie erano morte. Il lupo era lì, fermo in mezzo a quella carneficina, si girò di scatto all'improvviso, guardando negli occhi Kitiara, e dopo pochi secondi prese la sua corsa in mezzo alla foresta.
     
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