Condanne per licantropia nella storia

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  1. alaska85
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    IL SEGUGIO DI DIO



    Thiess di Kaltenbrun, chiamato anche Thies, comunemente indicato come il lupo mannaro di Livonia, fu messo sotto processo per eresia a Jürgensburg , nella Livonia svedese (oggi Lettonia), nel 1692. A quel tempo ottantenne, Thiess ammise di essere un lupo mannaro (wahrwolff), e che si era avventurato all'inferno con altri lupi mannari al fine di combattere contro il Diavolo e le sue streghe. Pur sostenendo di essere un lupo mannaro si autodefinì "segugio di Dio". I giudici ritenendolo colpevole di cercare di allontanare la gente dal Cristianesimo lo condannarono ad essere sia frustato e sia bandito per la vita dalla Livonia svedese.

    Secondo il racconto di Thiess, lui e gli altri lupi mannari si trasformavano tre notti all'anno (la notte di Santa Lucia, San Giovanni e la notte di Pentecoste), e poi viaggiavano dritto fino all'Inferno. Una volta lì, combattevano contro il Diavolo e le sue streghe per salvare il grano e il bestiame che queste ultime avevano rubato dalla Terra.

    Nel 1691 i giudici di Jürgensburg interrogarono un’ ottantenne noto come Thiess di Kaltenbrun, credendo che fosse un testimone in un caso riguardante un furto in chiesa. Erano consapevoli del fatto che la gente del luogo lo considerava un lupo mannaro, ma inizialmente avevano scarso interesse per queste accuse, che erano estranei al caso in esame. Tuttavia Thiess liberamente (senza essere sotto tortura) ammise di essersi trasformato in passato in lupo mannaro.
    Thiess raccontò ai giudici di come dieci anni prima, nel 1681, era stato in tribunale, aveva accusato un agricoltore di Lemburg (odierna Malpils) di avergli rotto il naso. L'agricoltore era in realtà una strega che si era rifugiata all'inferno, quando Thiess la scoprì ingaggiarono una dura lotta. La lotta finì quando la strega gli ruppe il naso con un manico di scopa, manico decorato con code di cavallo. Nel 1681 i giudici la presero a ridere, si limitarono solo a sbatterlo fuori dal tribunale nonostante il suo naso effettivamente era stato rotto. Questa volta però i giudici di Jürgensburg presero le sue affermazioni più seriamente, e cercando di stabilire se fosse pazzo o sano di mente, lo interrogarono.

    IL PROCESSO

    Thiess raccontò come le notti di Santa Lucia, Pentecoste e San Giovanni, lui e altre persone si trasformassero in lupi mannari. Inizialmente sostenne che le trasformazioni avvenivano mettendosi addosso pelli di lupo, un dono che aveva avuto da un contadino. Quando i giudici gli chiesero di identificare questi contadini cambiò versione, affermò che lui e gli altri lupi mannari si trasformavano semplicemente dopo essersi spogliati in mezzo ai cespugli. In seguito Thiess raccontò come lui e gli altri lupi mannari vagavano intorno alle fattorie locali facendo a pezzi tutti gli animali da allevamento che potevano divorare.

    Il Segugio di Dio arrivò a spiegare ai giudici come era diventato un lupo mannaro. Un tempo quando era un mendicante incontrò "un mascalzone" che con la scusa di un brindisi lo fece bere dal proprio bicchiere, dandogli così la capacità di trasformarsi in lupo mannaro. Il dono si trasmetteva bevendo acqua da una caraffa dove il lupo mannaro vi aveva respirato tre volte dicendo "diventerai come me."

    Alla domanda se avesse trasformato qualcuno, Thiess rispose di no, ancora non aveva trovato nessuno che fosse degno.

    Raccontò dei suoi viaggi all'inferno dove con i suoi compagni lottarono contro il diavolo e le streghe, inoltre disse ai giudici che i lupi mannari "non possono tollerare il diavolo ", e che erano i "segugi di Dio".

    I giudici di Jürgensburg erano confusi: perché i lupi mannari viaggiavano all'Inferno ed odiavano il Diavolo! Thiess rispose dicendo che lui ei suoi fratelli dovevano andare all'inferno per recuperare bestiame, cereali e frutti della terra che erano stati rubati dalle streghe. Gli chiesero anche dove andavano le anime dei lupi mannari quando morivano, e lui rispose che sarebbero andati in Paradiso, mentre le anime delle streghe all'inferno, ribadendo che i lupi mannari non erano servi del diavolo, ma di Dio, e che avevano intrapreso i loro viaggi notturni all'Inferno solo per il bene dell'umanità.

    LA CONDANNA

    Scoprirono che Thiess praticava anche la magia. Era noto per benedire grano e cavalli, inoltre sapeva anche arrestare le emorragie di sangue.
    Nelle sue benedizioni usava un ciondolo, sale e birra calda. Recitava le seguenti parole "Sole e luna andate oltre il mare, andate a prendere l'anima che il diavolo aveva preso all'inferno e ridate al bestiame la vita e la salute che gli è stata presa." Per i giudici questa benedizione era intollerabile, si incoraggiavano le persone ad allontanarsi dal cristianesimo.
    Thiess fu condannato alla flagellazione e ad essere bandito per tutta la vita dalla Livonia.
     
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