Werewolf soul

Posts written by Mek1989

  1. .
    NOTA DELL'AUTORE


    Questo racconto, senza pretese, cerca di strappare un improbabile sorriso al lettore. Se per qualche ragione questo scritto vi urta, non vi piace o vi offende mi spiace per voi ma dovete spiegarmi una cosa: chi è così scemo da leggere qualcosa che lo offende? Io leggo per il piacere di farlo O.O Buona lettura :)

    Due (quasi) licantropi



    Ero sveglio da ore. Jack ringhiava, mordeva e ululava nel sonno. Decisi di svegliarlo con dolcezza.
    «Jack, ti sei di nuovo addormentato da trasformato! Tu non sei un licantropo, sei un cagnaccio!» gridai.
    Il mio compagno d'avventure sbadigliò e aprì lentamente gli occhi.
    «Auuuuuu».
    «Trasformati prima di parlare, imbecille. Altrimenti chi ci legge non capisce nulla».
    Jack si leccò il muso, poi passò la lingua sulle zanne e infine tornò in forma umana.
    «Scusa Tim. Dicevo, andiamo a fare colazione?».
    «Certo, perché allora ti sei trasformato in forma umana? Ritrasformati subito!»
    «Ma tu hai detto che...»
    «Basta parlare, ho fame».
    Diventammo entrambi lupi. Ho sempre trovato bello il momento della trasformazione, liberatorio. Avete presente la sensazione che si prova a gettarsi col paracadute da un'altezza incredibile? Beh, se non ce l'avete non importa perché non c'entra nulla con la trasformazione in licantropo.
    «Ehi Tim? Come mai adesso che siamo entrambi trasformati non si leggono ululati ma parole vere?»
    «Perché sono io il protagonista. Ora che posso capirti ti capiscono anche i lettori, chiaro?»
    «Cristallino».
    «Ottimo. Andiamo!».
    Partimmo ai trecento all'ora nella foresta, così accecati dalla fame da dimenticarci che alla terza quercia c'era un velox. Il flash per poco non ci accecò.
    «Porca... saranno almeno trecento pigne di multa!»
    Ma non avevamo tempo per imprecare o bestemmiare, anche perché Jack era cristiano e se la sarebbe presa a morte se avessi bestemmiato. Continuammo a correre(stavolta rispettando i limiti) fino a quando non iniziammo a sentire profumo di volpe. Avevo già l'acquolina in bocca.
    «Jack... dietro quell'albero...» sussurrai.
    Non c'era bisogno di dire altro, quando era lo stomaco a guidarlo il mio socio diventava più scaltro di una faina. Ci lanciammo oltre la quercia e lì, ad aspettarci, c'era tutto ciò che ci aspettavamo.
    «Buongiorno nonna volpe, due grigliate miste per favore».
    «Cari ragazzi, voi mangiate troppo poco. Facciamo due a testa».
    Era inutile discutere con nonna volpe, se le avessimo detto che due erano troppe ce ne avrebbe cucinate quattro; preferii tacere.
    Mentre mangiavamo la nostra colazione arrivarono anche i nostri rivali storici: Bred e Brad.
    «Ehi Tim» chiamò Brad «anche oggi doppia razione eh?» e scoppiò in una sonora risata.
    Smise di ridere quando nonna volpe gli portò il doppio della doppia razione.
    «Ehi Jack, andiamo via. Tira una brutta aria qui...»
    «Mi è scappata, Tim, scusa».
    «Ecco...»
    Mi avviai, seguito dal mio compare, prima che nonna volpe potesse servirci il dolce. Le leggende dicevano che l'ultimo licantropo ad averlo mangiato poi non è più riuscito ad alzarsi dal tavolo, alcuni sostengono che l'essersi seduto su una distesa di super-colla non l'avesse aiutato. In ogni caso io non so come andò quel giorno. Seguito da Jack, mi diressi verso la locanda "Le licantropacce" in cerca di dolce compagnia: servivano il moscato più buono di tutta la foresta. Tuttavia quando arrivammo, ci accorgemmo subito che qualcosa non tornava: la locandiera, Maria, aveva lasciato un biglietto con scritto "Trasferita Definitivamente Nella Foresta Del Vicino".
    «Dannazione!» imprecò Jack.
    «Lo so è terribile»
    «E certo che è terribile, Maria mi doveva restituire il mio cappello buono».
    «Quel cappello?» lo indicai, era proprio vicino alla porta.
    Il volto del mio compagno di avventure si illuminò, avete presente il bambino che si sveglia la mattina del 25 dicembre e trova sotto l'albero una marea di regali? Ecco, nemmeno lontanamente vicino... tutta un'altra cosa!
    All'improvviso sbucò Maria.
    «Maria, allora non ti sei trasferita!»
    «Ma no! Ho solo cambiato nome: ora mi chiamo Trasferita Definitivamente Nella Foresta Del Vicino. Ma se volete potete chiamarmi Maria »

    Beh, ecco la tipica giornata da licantropo. La pensavate diversa? Fate una cosa, scrivetemi una mail all'indirizzo nonfreganulla@me_tantononlaleggo.mai!

    Saluti,
    Tim il licantropo.
  2. .
    Meravigliosa, soprattutto l'uscita di scena con Fune di Fuga! :D
  3. .
    Buona felpa vale! :D
  4. .
    AHAHAHAHAHAHA ma io pensavo fosse un post serio :lol:

    Grazie mille a tutti :wub:
  5. .
    Auguri :)
  6. .
    Ho votato quello di Al. Mi è piaciuto molto, e poi mica potevo votarmi da solo. Ho scelto tra i vari racconti degli avversari ahahahha
  7. .
    Anche io ho votato :)
  8. .

    NOTA DELL'AUTORE


    Questo racconto, senza pretese, cerca di strappare un improbabile sorriso al lettore. Se per qualche ragione questo scritto vi urta, non vi piace o vi offende mi spiace per voi ma dovete spiegarmi una cosa: chi è così scemo da leggere qualcosa che lo offende? Io leggo per il piacere di farlo O.O Buona lettura :)

    Due (quasi) licantropi



    Ero sveglio da ore. Jack ringhiava, mordeva e ululava nel sonno. Decisi di svegliarlo con dolcezza.
    << Jack, ti sei di nuovo addormentato da trasformato! Tu non sei un licantropo, sei un cagnaccio! >> gridai.
    Il mio compagno d'avventure sbadigliò e aprì lentamente gli occhi.
    << Auuuuuu >>.
    << Trasformati prima di parlare, imbecille. Altrimenti chi ci legge non capisce nulla >>.
    Jack si leccò il muso, poi passò la lingua sulle zanne e infine tornò in forma umana.
    << Scusa Tim. Dicevo, andiamo a fare colazione? >>.
    << Certo, perché allora ti sei trasformato in forma umana? Ritrasformati subito! >>
    << Ma tu hai detto che... >>
    << Basta parlare, ho fame >>.
    Diventammo entrambi lupi. Ho sempre trovato bello il momento della trasformazione, liberatorio. Avete presente la sensazione che si prova a gettarsi col paracadute da un'altezza incredibile? Beh, se non ce l'avete non importa perché non c'entra nulla con la trasformazione in licantropo.
    << Ehi Tim? Come mai adesso che siamo entrambi trasformati non si leggono ululati ma parole vere? >>
    << Perché sono io il protagonista. Ora che posso capirti ti capiscono anche i lettori, chiaro? >>
    << Cristallino >>.
    << Ottimo. Andiamo! >>.
    Partimmo ai trecento all'ora nella foresta, così accecati dalla fame da dimenticarci che alla terza quercia c'era un velox. Il flash per poco non ci accecò.
    << Porca... saranno almeno trecento pigne di multa! >>
    Ma non avevamo tempo per imprecare o bestemmiare, anche perché Jack era cristiano e se la sarebbe presa a morte se avessi bestemmiato. Continuammo a correre(stavolta rispettando i limiti) fino a quando non iniziammo a sentire profumo di volpe. Avevo già l'acquolina in bocca.
    << Jack... dietro quell'albero...>> sussurrai.
    Non c'era bisogno di dire altro, quando era lo stomaco a guidarlo il mio socio diventava più scaltro di una faina. Ci lanciammo oltre la quercia e lì, ad aspettarci, c'era tutto ciò che ci aspettavamo.
    << Buongiorno nonna volpe, due grigliate miste per favore >>.
    << Cari ragazzi, voi mangiate troppo poco. Facciamo due a testa >>.
    Era inutile discutere con nonna volpe, se le avessimo detto che due erano troppe ce ne avrebbe cucinate quattro; preferii tacere.
    Mentre mangiavamo la nostra colazione arrivarono anche i nostri rivali storici: Bred e Brad.
    << Ehi Tim >> chiamò Brad << anche oggi doppia razione eh? >> e scoppiò in una sonora risata.
    Smise di ridere quando nonna volpe gli portò il doppio della doppia razione.
    << Ehi Jack, andiamo via. Tira una brutta aria qui... >>
    << Mi è scappata, Tim, scusa >>.
    << Ecco... >>
    Mi avviai, seguito dal mio compare, prima che nonna volpe potesse servirci il dolce. Le leggende dicevano che l'ultimo licantropo ad averlo mangiato poi non è più riuscito ad alzarsi dal tavolo, alcuni sostengono che l'essersi seduto su una distesa di super-colla non l'avesse aiutato. In ogni caso io non so come andò quel giorno. Seguito da Jack, mi diressi verso la locanda "Le licantropacce" in cerca di dolce compagnia: servivano il moscato più buono di tutta la foresta. Tuttavia quando arrivammo, ci accorgemmo subito che qualcosa non tornava: la locandiera, Maria, aveva lasciato un biglietto con scritto che si era trasferita definitivamente nella foresta del vicino.
    << Dannazione! >> imprecò Jack.
    << Lo so è terribile >>
    << E certo che è terribile, Maria mi doveva restituire il mio cappello buono >>.
    << Quel cappello? >> lo indicai, era proprio vicino alla porta.
    Il volto del mio compagno di avventure si illuminò, avete presente il bambino che si sveglia la mattina del 25 dicembre e trova sotto l'albero una marea di regali? Ecco, nemmeno lontanamente vicino... tutta un'altra cosa!
    All'improvviso sbucò Maria.
    << Maria, allora non ti sei trasferita! >>
    << Vi faccio questo scherzo tutti i giorni, possibile che ci caschiate ogni volta?! >>
    A pensarci bene il giorno precedente era successa la stessa cosa, e anche quello prima.
    Beh, ecco la tipica giornata da licantropo. La pensavate diversa? Fate una cosa, scrivetemi una mail all'indirizzo nonfreganulla@me_tantononlaleggo.mai!

    Saluti,
    Tim il licantropo.

    Edited by Mek1989 - 9/8/2015, 12:17
  9. .
    Auguri forum! In ritardissimo!
  10. .
    Mi iscrivo!
  11. .
    Benvenuta! Brava, leggere è meraviglioso :D
  12. .
    Ovviamente io arrivo in ritardo! Auguri Vale!

    Buona Pasqua a tutti :lol:
  13. .
    Grazie :D
  14. .
    Io vedo un coniglietto che saltella su un bellissimo prato verde :)

    Ah, non è il test di Rorschach? :lol: A me sembra un charizard zombie :D
  15. .
    Benvenuta! :)
120 replies since 15/7/2012
.